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Ascoltare, poi formulare. La teoria de La Fabbrichetta di Urgnano

 

“Mi sono detto: ascoltali i tuoi clienti!”
Questa è una frase che ci ha colpiti dalla conversazione con Daniele Lauro, nostro cliente e chef de La Fabbrichetta di Urgnano, dinamico locale situato in zona industriale. Capiamo cosa voleva dirci in quest’articolo.

Daniele mette a fuoco una questione importante: per far funzionare un locale bisogna ascoltare le esigenze di chi quel locale lo frequenta.

“Spesso ce lo si dimentica, ma una cucina per girare ed essere attrattiva deve tener conto del suo pubblico, delle attitudini e dei tempi della clientela” – ci tiene subito a precisare.
“Da quando sono arrivato qui, nel Settembre 2018, sto lavorando proprio su questo. Ascoltiamo cosa ci chiedono, poi formuliamo la nostra proposta di cucina”.

 



Bisogna ammettere che a La Fabbrichetta la formula che funziona l’hanno trovata. Sono aperti da mattina a sera, ovvero dalla colazione all’aperitivo, passando per la pausa pranzo (è il momento di massimo afflusso) ma forniscono una soluzione anche per tutti gli altri break della giornata, tra ottimi caffè, centrifughe, panini e snack sia dolci che salati. In ogni caso e in qualsiasi momento i lavoratori delle aziende circostanti e i frequentatori della palestra soprastante (la cui proprietà è la stessa de La Fabbrichetta) trovano qualcosa di rassicurante e buono.

“Qui lavoriamo in spazi strettissimi, anche se a breve amplieremo un po’ la cucina. Grazie alle mie precedenti esperienze, tra cui quella al Braciere a Bariano e al Marelet di Treviglio, ho imparato a gestire il lavoro. Ho appreso il metodo, ma soprattutto ho capito che non bisogna mai lavorare risparmiando sulla qualità. La scelta degli ingredienti deve essere un elemento prioritario, il cliente lo sente. Così come l’impiattamento e la cura nelle rifiniture non devono mai mancare: noi ci teniamo tantissimo. Per esempio farciamo internamente le brioche, prepariamo le torte per la prima colazione, cerchiamo sempre presentazioni creative ma accessibili. Vogliamo in qualsiasi aspetto dare qualcosa in più, un’attenzione percettibile e godibile al cliente”.


Le idee chiare ci sono su tutto, dalla scelta degli ingredienti agli elementi aggiuntivi.

“Prediligo i prodotti freschi perché sono buoni e mi danno la possibilità di cambiare il menu ogni giorno. Nella formulazione del menu tengo conto delle preferenze e delle richieste, anche le più particolari, pur dovendo limitarmi perché non possiamo proporre piatti troppo complessi. Tutto dev’essere immediato e comprensibile. Oggi si cercano cibi leggeri, in linea con i principi di benessere e salute: ecco perché proponiamo, tra gli altri, dei piatti “healty”, caratterizzati da un grande equilibrio nutrizionale.

Ma non finisce qui…

Cerchiamo di differenziarci dalle altre attività sul generis prestando molta attenzione all’impiattamento e riservando piccole ma graditissime attenzioni” – conclude Daniele. “Per esempio a volte offriamo un amouse bouche all’inizio del pasto: un piccolo gesto che aiuta l’umore. Chi lavora ed è in balia degli impegni della giornate ne ha bisogno, noi l’abbiamo capito”.

La Fabbrichetta
Via del Commercio, 110, 24059 Urgnano BG

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