Pasta Armando: buona e da filiera 100% italiana
marketing@bergel.it2022-07-11T12:58:17+00:00In un momento storico dove si evidenziano le criticità del
mercato del grano duro, dovute alla guerra in Ucraina, assume ancor più
rilevanza il progetto che la De Matteis Agroalimentare ha avviato oltre
undici anni fa per la sua pasta Armando.
Armando è, infatti, un progetto di difesa del grano duro nazionale che l’azienda ha sottoscritto con gli agricoltori italiani nel 2010, racchiudendone i valori in un Manifesto intitolato “La Cura del Grano” che in cinque punti delinea la carta di identità del brand e dei suoi impegni:
- Ricerca dell’eccellenza. Armando è il progetto che nasce per coltivare in Italia il miglior grano duro, grazie ad una comunità di persone che si prendono cura del prodotto dal campo alla tavola, giorno dopo giorno.
- Una filiera unica, dal 2010. Un contratto di filiera diretto tra un produttore di pasta, De Matteis, e circa 800 aziende agricole italiane che vivono di grano. Un patto per difendere l’agricoltura italiana e dare un futuro alla coltivazione del grano nel nostro Paese.
- Metodo, ricerca, innovazione. È sviluppo di pratiche agronomiche sostenibili per la Terra e sicure per le persone: l’unica pasta in Italia con una certificazione terza di metodo ZERO RESIDUI DI PESTICIDI E GLIFOSATO.
- Una storia vera di sostenibilità. Armando rispetta l’ambiente e pensa al presente e al futuro del pianeta: per questo ha scelto un packaging totalmente smaltibile nella carta.
- Primato delle relazioni. È una Comunità di persone, le famiglie del grano, che si uniscono per realizzare prodotti ‘buoni’ per gli altri. È riscoperta dei valori agricoli, della relazione tra Uomo e Terra, per difendere la genuinità di ciò che mangiamo e prendercene cura.
Un Manifesto che ha un significato semplice e al contempo rilevante: Armando e la sua filiera si prendono cura del grano in ogni fase della sua crescita e trasformazione, così che chi sceglie Armando sa di prendersi cura di sé e delle persone che gli stanno a cuore.
Pasta Armando, in questi anni, si è imposta sul mercato nazionale e internazionale; infatti è esportata in 15 paesi esteri.
La ricetta è molto semplice ed essenziale: semola di grano duro 100% italiano e acqua pura.
Ma è proprio questa semplicità che rende il progetto degno di attenzione perché, dietro all’essenzialità, c’è un rigore produttivo che si evince dall’impegno di ognuno degli 800 agricoltori che hanno sottoscritto il patto di filiera: coltivazioni che tengono conto di un rigoroso disciplinare finalizzato al raggiungimento di un elevato contenuto proteico (almeno 14,5% contro il valore minimo del 10,5% stabilito dalla legge) e di un alto indice di glutine: due elementi essenziali per la produzione di una pasta di alta qualità, tenace e gustosa.
Il disciplinare regolamenta anche l’utilizzo dei fitosanitari e la tipologia, la quantità e le modalità con cui queste sostanze possono essere utilizzate nei campi: un accordo a tutela del prodotto, del consumatore finale e del territorio.
Dal canto suo l’azienda si impegna a fornire l’assistenza in campo di agronomi dedicati e ad acquistare il raccolto a un prezzo minimo garantito.
Tutto questo ha permesso di riversare, da parte della De Matteis Agroalimentare, sui territori coinvolti nel progetto, in dieci anni, 10 milioni di euro equivalenti al maggior valore riconosciuto al grano di filiera per effetto della sua superiore qualità.
Questa non è autarchia, sappiamo benissimo tutti che la produzione di grano duro in Italia, dal giorno in cui la pasta è diventata il piatto nazionale per eccellenza, quindi secoli fa, non è sufficiente al fabbisogno; questa è sostenibilità per davvero, perché è anche economica oltre che ambientale e sociale.
Per questo la pasta Armando, per completare un percorso virtuoso di filiera, è giusto che venga utilizzata anche, e soprattutto, dai ristoratori che vogliono fregiarsi di un’etica nel piatto.