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Cascina Belvedì Ubiale Clanezzo

Cascina Belvedì, un indirizzo in cui si rigenera l’anima

Ci stiamo affacciando alla stagione estiva e cambiano le preferenze delle persone: c’è voglia di quiete e sole. Tra i nostri clienti vantiamo un buon numero di indirizzi perfetti per chi vuole ritagliarsi un momento di pure piacere immerso nella natura. Proprio come Cascina Belvedì, che vi raccontiamo in quest’articolo

 

Uno spazio leggero e sereno

Si sale di circa quattrocento metri in altezza per raggiungere Cascina Belvedì, all’imbocco tra la Valle Imagna e Valle Brembana, a Ubiale Clanezzo. Lasciandosi alle spalle la pianura si conquista un luogo distensivo, attorniato dal verde e, quando è stagione, dal profumo di gelso.

L’attività è stata fondata nel 1999 ed ora è nelle mani di Clemens Rota che continua il percorso intrapreso dalla sua famiglia lasciando che siano i giovani e le nuove idee a farsi sentire.

Da sempre qui danno ciò che promettono con il nome: una cascina del ‘700, completamente ristrutturata, che ospita il ristorante; e un meraviglioso belvedere, che si allunga dalla terrazza.
Parte proprio da qui Clemens per raccontarci il suo locale: “Nei giorni limpidi dal terrazzo si riesce a intravedere l’Appennino emiliano. La vista da qui è sempre profonda, gradevole, diventa il panorama perfetto per le cene e i pranzi d’estate, un valore aggiunto per chi cerca pace. La allestiamo da Maggio a Settembre”.

 

La cucina, il servizio, l’equilibrio

Al Belvedì c’è una linfa giovane che sgorga.
“In cucina sono tutti ragazzi giovani; sono guidati da Andrea, lo chef, e da Roberto, il suo secondo” – continua Clemens. “Sono bravi e hanno le idee chiare sul punto di equilibrio tra le preparazioni tradizionali e le proposte più contemporanee. Fanno girare il menu ogni mese, al massimo mese e mezzo, garantendo sempre assaggi tipici ai clienti che non vi vogliono rinunciare. Mi riferisco al casoncello, ai taglieri con i salumi locali, alle carni in umido con la polenta. E poi ci sono i piatti di loro ispirazione, le proposte di pesce, le tartare, i risotti. Hanno carta bianca perché hanno capito come si fa a mettere d’accordo la clientela senza venir meno all’identità della cascina” annuisce Clemens.

Cascina Belvedì - casoncelli

 

La brace, un centrato ritorno

Al Belvedì da qualche tempo stanno lavorando intensamente sulla brace alimentata solo con legna dei boschi limitrofi, ovvero castagno e carpine.
“La cottura alla brace per anni è stata snobbata dalle cucina ma ora è tornata di prepotenza. È un metodo di cuocere ancestrale ma può offrire molte vie di sperimentazione, bisogna applicarsi e studiare le strade percorribili oltre a quelle già conosciute” – spiega Clement. “In questi mesi è andato fortissimo il nostro cavolfiore alla brace con gramolata di agrumi. Un piatto semplice ma intrigante che ha conquistato anche i più tradizionalisti. Il segreto è allargare il ventaglio di opportunità gastronomiche e accompagnare per mano il cliente”.

Il rapporto con Bergel+

Abbiamo avuto il piacere di iniziare la collaborazione con Cascina Belvedi tre anni fa. Dal nostro assortimento acquistano carne, pesce, altre materie prime a seconda delle necessità.

Una delle referenze che difficilmente manca nel loro ordine è… il carré.
“Il carré è uno dei pezzi forte del nostro menu dei secondi, ma variamo molto in base alle stagioni. Da un fornitore mi aspetto la capacità di comunicare, di tenere aggiornato il cliente sui nuovi prodotti, cosa che abbiamo trovato in Bergel+. Un altro servizio utile, a nostro avviso, è quello della frollatura: i nostri carré frollano nelle celle Bergel+ per qualche settimana e per noi è un grande vantaggio… che si traduce in un grande risultato in cucina!”

  

Cascina Belvedì
Via Belvedere, 4, 24010
Ubiale Clanezzo (BG)

www.cascinabelvedi.it 

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